Thailandia

La Salute storia di potere

(Libera Interpretazione e ricerca, da letture ed articoli)

La salute

La definizione di “salute” secondo l’OMS del 1948 (più di 70 anni fa) è la seguente:“uno stato di totale benessere fisico, mentale e sociale” e non semplicemente “assenza di malattie o infermità”.

Questa definizione, che ci ha accompagnato per 70 anni, non è solo fatta  di parole scritte su un foglio, una tale definizione ha fatto sì che gli stati membri dell’OMS si strutturassero nella direzione dell’ospedalizzazione per la successiva interruzione della malattia o del disagio che permetteva appunto; una totale assenza di malattia o infermità (ma non ha avuto successo).

Frutto di alcuni anni di confronto, dell’aumento dell’aspettativa di vita, e la conseguente presenza di malattie croniche per molto più tempo che nel passato, la nuova definizione presentata nel 2011 dall’OMS definisce la salute come:

“la capacità di adattamento e di autogestione di fronte alle sfide sociali, fisiche ed emotive”.

Assunti

Quindi se dalla prima definizione si attua un comportamento verso l’interruzione della malattia (non sempre a buon fine), con la seconda definizione si introduce un nuovo concetto di autogestione

consapevolezza ed autonomia, all’interno del disagio che spesso ci accompagna per molto tempo e che la medicina e la scienza non sono ancora riuscite a debellare completamente; come dall’intento del primo assunto dell’OMS.

Quindi fino alla prossima definizione di salute la ricerca sarà quella della consapevolezza e dell’autonomia il più possibile protratte nel tempo.

“Nel 2011, in Italia, il 15% cioè 8.915.061,6 su 59.433.744 della popolazione dichiarava di ricorrere alle medicine tradizionali e complementari (TM/CM), e di questi circa l’80% usufruiva di trattamenti chiropratici, osteopati, di shiatsu ecc.

Una percentuale non trascurabile che impone riflessioni su queste tre discipline, e non solo, alla luce del fatto che il trend sembra essere in crescita.” 

“Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), per rispondere adeguatamente alle nuove sfide del XXI secolo, la medicina deve concentrarsi sulla salute della persona piuttosto che sulla malattia. L’esperienza clinica, l’identità in continua evoluzione e i principi che riconoscono centrale la ricerca della Salute o Vitalità della persona piuttosto che della cura del sintomo”.

La MT&C è ampiamente impiegata in tutto il mondo ed è apprezzata per numerosi motivi.

Nel febbraio del 2013, alla Conferenza Internazionale sulla Medicina Tradizionale dei Paesi del Sud-Est Asiatico, il Direttore generale dell’OMS, Dr Margaret Chan, ha affermato che:

le medicine tradizionali, di cui siano comprovate qualità, sicurezza ed efficacia, contribuiscono all’obiettivo di garantire a tutte le popolazioni l’accesso alle cure.” 

Per molti milioni di persone le piante medicinali, i trattamenti tradizionali e i professionisti tradizionali sono la principale, e a volte l’unica, fonte di assistenza sanitaria”.

Attualmente gli utenti europei della MT&C sono oltre 100 milioni di 741,4 milioni di abitanti, dei quali un quinto la utilizza regolarmente e altrettanti danno preferenza a cure che comprendono anche la MT&C.

Molti più utenti di MT&C si riscontrano in Africa, in Asia, in Australia e nel Nord America. 

Si evince dai documenti dell’OMS che le cosiddette medicine complementari e tradizionali sono un contributo se non una necessità per la salute delle persone di tutto il Mondo.

Il Piano strategico dell’OMS per le medicine Tradizionali  2014-2023

E’ stato sviluppato in risposta alla risoluzione dell’Assemblea Mondiale della Sanità sulla medicina tradizionale (WHA62.13).

Nella Prefazione si riporta: “La strategia ha due obiettivi fondamentali: aiutare gli Stati membri a sfruttare il potenziale contributo della MT&C alla salute, al benessere e all’assistenza sanitaria incentrata sulla persona, e promuovere l’uso sicuro ed efficace della MT&C…”

Nel mondo, la medicina tradizionale (MT) rappresenta il cardine dell’assistenza sanitaria o il suo complemento.”

Nel 2012 lo studio “Ricerche sul rapporto costo-efficacia” della medicina tradizionale/complementare nella regione Lombardia, indica che i risparmi ottenuti dall’utilizzo di MT&C per la presentazione podalica e il travaglio da parto sono del 24,2% rispetto alle procedure comuni di medicina convenzionale (http://www.regione.lombardia.it/cs/Satellite).

Un altro motivo di interesse è uno studio che contemplava la valutazione economica del trattamento della cervicalgia con tre differenti metodi: fisioterapia, terapia manuale, cure di medicina generale.

I risultati hanno dimostrato che il gruppo trattato con terapia manuale ha ottenuto un miglioramento più rapido dei gruppi trattati con fisioterapia e con cure di medicina generale.

Inoltre i costi totali della terapia manuale (€ 447) rappresentavano circa un terzo dei costi della fisioterapia (€ 1.297) e dei costi delle cure di medicina generale (€ 1.379). 

Un altro studio indica che i costi per l’assistenza sanitaria e i tassi di mortalità risultano inferiori nella fascia di pazienti che si rivolgono ai medici di base in possesso anche di  una formazione di medicina complementare e alternativa rispetto alla fascia di pazienti che si rivolgono a medici che ne sono privi.

La riduzione dei costi è data dal minor numero di ricoverati e di somministrazione di farmaci.

Per esempio: molti medici francesi sono esperti in: agopuntura e in omeopatia, entrambe oggetto di rimborso da parte della previdenza sociale quando il trattamento o la prescrizione sono effettuati da un medico”,

  • Dal 1997 il Belgio rimborsa parzialmente specifiche cure complementari/alternative come i rimedi omeopatici.
  • In Finlandia, quando applicate da un medico allopatico, l’agopuntura e le altre terapie complementari/alternative possono essere a carico dell’Istituto di Previdenza Sociale. 
  • In Germania, l’assicurazione pubblica e privata fornisce lo stesso tipo di copertura per alcuni trattamenti complementari/alternativi. 
  • Il Giappone è un esempio di rimborso assicurativo per i servizi di MT&C. L’84% dei medici usa la kampo (una versione della medicina tradizionale cinese, in versione giapponese) nella pratica quotidiana. Una presenza di 92.421 agopuntori, 90.664 moxacauteristi, 104.663 professionisti del massaggio e 50.428 judo terapisti (judo Seifuku, una terapia manuale tradizionale giapponese poco conosciuta) su una popolazione di 126,8 milioni (2017).
  • La Svizzera è il primo paese in Europa ad integrare la MT&C nel suo sistema sanitario.
  • Nel 2010, in 22 paesi erano state condotte ricerche sulle medicine tradizionali per la malaria, l’HIV/AIDS, l’anemia falciforme, il diabete e l’ipertensione, utilizzando le linee guida dell’OMS. Successivamente quattro paesi hanno inserito le medicine tradizionali nei loro Elenchi Nazionali delle Medicine Essenziali.
  • In Canada sono stati introdotti quadri normativi completi per prodotti terapeutici naturali, tra cui medicine erboristiche e tradizionali.

L’OMS riconosce la salute come fattore essenziale per uno sviluppo economico e sociale sostenibile e per la restrizione della povertà.

L’accesso ai servizi sanitari essenziali è considerato di importanza cruciale per mantenere e migliorare la salute.

Allo stesso tempo la popolazione deve essere protetta dal rischio di cadere in povertà a causa dei costi delle cure mediche. 

LE DIECI PRINCIPALI CAUSE  DI MORTE A LIVELLO GLOBALE 
Le 10 principali cause globali di decessi 2016

  1. Cardiopatia ischemica  
  2. Ictus 
  3. Broncopneumopatia cronica ostruttiva 
  4. Infezioni respiratorie inferiori 
  5. Alzheimer e demenze 
  6. Cancro alle vie respiratorie e tumori polmonari 
  7. Diabete mellito 
  8. Incidenti stradali 
  9. Malattie diarroiche 
  10. Tubercolosi 

World Health Organization definisce così la Medicina Tradizionale (MT): “La medicina tradizionale ha una lunga storia ed è la somma di conoscenze, competenze e pratiche basate su teorie, assunti ed esperienze autoctoni di culture diverse, corredate o meno da spiegazioni, utilizzate per il mantenimento della salute, per la prevenzione, per la diagnosi e per il miglioramento o per il trattamento delle malattie fisiche e mentali”.

(http://www.who.int/medicines/areas/traditional/definitions/en/).

Dal 1976 (MT&CM) sono entrate nei programmi di sviluppo (OMS). Nel 1983 l’OMS ha pubblicato un primo testo fondamentale (“Il ruolo delle Medicine Tradizionali nel Sistema Sanitario. Valutazioni Scientifiche e Antropologiche” 1986 per l’edizione italiana. Red Edizioni).

OMS afferma: “il quadro legislativo degli Stati, con pochissime eccezioni nel panorama mondiale, ammette privilegi non sempre giustificati a beneficio della medicina convenzionale e una chiusura pregiudiziale per le MT&CM.”

Esce il piano strategico decennale 2014-2023 per l’integrazione delle MT&CM.

In Italia un’anno prima: 14 gennaio 2013 esce la legge n 4. Disposizioni in materia di professioni non organizzate.

Una legge che non raccoglie nulla delle Direttive OMS, sottolinea la necessità di separazione delle figure olistiche da quelle medico sanitarie e mette il tutto sotto una chiave economica gestita dal MISE (ministero dello sviluppo economico).

  • Ai fini della presente legge, per «professione non organizzata in ordini o collegi», di seguito denominata «professione», si intende l’attivita’ economica, anche organizzata, volta alla prestazione di servizi o di opere a favore di terzi, esercitata abitualmente e prevalentemente mediante lavoro intellettuale; comunque con il concorso di questo, con esclusione delle attivita’ riservate per legge a soggetti iscritti in albi o elenchi ai sensi dell’art. 2229 del codice civile, delle professioni sanitarie e delle attività’ e dei mestieri artigianali, commerciali e di pubblico esercizio disciplinati da specifiche normative.

Le associazioni professionali di settore, del settore olistico tra le più influenti sono di fatto sotto ai dettami del MISE (Ministero dello Sviluppo Economico), e non come in altri paesi controllate dal ministero della salute, a mio parere è chiaramente l’intento di difesa, che il sistema mette in atto, per tutelare la struttura sanitaria che conosciamo.

Per l’Italia il professionista di MT&CM non ha a che fare con la salute della persona, per legge deve occuparsi unicamente della parte sana dell’individuo intervenendo sulle energie, citando appunto la legge “prevalentemente mediante lavoro intellettuale”.

In italia tutto il mondo di medicina e terapie tradizionali semplicemente non esistono!

Non esistono, o quantomeno non sono così tanto in evidenza da doverle legiferare, il problema storico culturale potrebbe essere riconducibile anche all’Inquisizione…

MA QUALI SONO LE MEDICINE TRADIZIONALI E COMPLEMENTARI?

Medicina complementare (MC): I termini “medicina complementare“ o “medicina alternativa” si riferiscono ad un ampio insieme di pratiche di assistenza sanitaria che non fanno parte della tradizione propria di un determinato paese o della sua medicina convenzionale e non sono pienamente integrate nel sistema sanitario vigente.

In alcuni paesi questi termini sono utilizzati in modo intercambiabile con il termine medicina tradizionale. (http://www.who.int/medicines/areas/traditional/definitions/en/). 

“Le pratiche di MT&CM includono cure con medicinali e trattamenti terapeutici basati su procedure quali le medicine erboristiche, la naturopatia, l’agopuntura e le terapie manuali come la chiropratica, l’osteopatia e le tecniche affini come il qigong, il taiji, lo yoga, la medicina termale e altre terapie fisiche, mentali, spirituali e psicofisiche.

(rif.: modified definition of procedure-based therapies in WHO (OMS) General Guidelines for Methodologies on Research and Evaluation of Traditional Medicine).

In Italia le medicine tradizionali: 

In Italia quello che rimane delle medicine tradizionali dopo il nostro medioevo sono i guaritori di campagna anche detti “quelli che segnano”, un’evoluzione intrisa di fede cattolica, pagana e mistica.

Persone che hanno un forte credo in quello che fanno e nelle energie che muovono, un credo che spesso coinvolge anche il ricevente. 

Dal libro “Guaritori di campagna” di Paola Giovetti:

Per il fuoco sacro, o fuoco di Sant’Antonio, il ricorso ai guaritori che segnano recitando certe preghiere che devono restare segrete è tuttora molto frequente data la difficoltà che ancor oggi si riscontra nella cura di questa dolorosa manifestazione.

Straordinario quello del borgo di Cancelli (Foligno), dove da tempo immemorabile i maschi di questa famiglia segnano la sciatica purché rimangano a vivere a Cancelli (su mandato documentato della chiesa).

La signora Franca a Castenaso (Bologna), conosciutissima in zona per segnare le verruche ed altri disturbi. Fabio Borghini, 31 anni ad Arezzo.

Nella Cavina, che cura lo sdrimblè (male alla schiena) in un paesino sulle colline del Faentino a San Cassiano di Brisighella, e molti altri in molte delle nostre regioni; una sommersa attività dedita al mutuo aiuto nella quotidianità.

Poi c’è il “Rito del Batuffolo di Cotone” 

Si racconta che prendendo un batuffolo di cotone e passandolo sulla zona dolorante del paziente, facendo certi segni e pronunciando certe formule; il cotone penetrasse al di sotto della pelle e, stando alle narrazioni dei testimoni, emergesse dopo poco tempo, un po’ più in là, carico naturalmente di tutti i guai del paziente, che in questo modo se ne liberava.

Può essere interessante sapere che la stessa pratica fa parte del patrimonio di riti dei guaritori filippini. Notiamo una fondamentale analogia delle ritualità e delle tradizioni nonostante la profonda diversità delle regioni in cui i vari guaritori operano. 

“La fede nella luna e nei numeri” è un altro principio trasversale nel mondo delle terapie tradizionali, un’eredità presumibilmente dovuta all’osservazione empirica.

“Nascere con la camicia”:  il sacco amniotico, un tempo era segno di buon auspicio e dopo la nascita la levatrice insegnava al piccolo “fortunato” a segnare questa o quella malattia, era un iniziato.

Tre è il numero magico che ricorre continuamente, eventualmente anche nei suoi multipli, specie il nove, e non solo in questa parte di emisfero, la numerologia nella tradizione thailandese, come in quella cinese, è forte e consolidata.

Tre piante diverse o tre dello stesso tipo o tre giorni di cura e via dicendo.

Notiamo anche che l’allarme informale del pediatra per la febbre del neonato o del bambino in generale è anch’esso di 3 giorni, valido per il neonato come per l’adulto.

Leggi Auree: Numeri dispari per il movimento, numeri pari per la stabilità.

La luna, altro elemento universale per le attività dei guaritori.

Un aspetto importante è quello della fede (non della religione, ma della fede): tutti infatti danno un grande valore al fatto di credere in quello che viene fatto.

Questa fiducia ha ovviamente un grosso ruolo nell’eventuale guarigione.

PRATICHE SPIRITUALI

Pratiche che popolarmente, si suppone non siano mai appartenute alla nostra cultura occidentale, ma non è così!

Benandanti

I benandanti (alla lettera “buoni camminatori”): lo storico  Carlo Ginzburg, il quale aveva esaminato il culto dei Benandanti, un culto scoperto in Friuli, i cui membri entravano in uno stato di trance, nel quale credevano di scacciare le streghe per salvare le loro colture (intorno al XVI-XVII secolo, ma forse ci sono ancora oggi).

I benandanti

Erano coloro che nascevano ancora avvolti nel sacco amniotico; quelli che vengono ancor oggi definiti come i “nati con la camicia”, i fortunati, i privilegiati, successivamente poi iniziati.

La levatrice o la stessa madre dopo il parto, si incaricavano di conservare una piccola parte del sacco amniotico.

Nei mesi successivi veniva benedetta (atto spesso inconsapevole anche per chi benediva, in quanto erano oggetti nascosti negli indumenti del neonato o nelle circostanze), posta in un sacchettino da appendere al collo del neonato come un amuleto benefico e protettore.

Al raggiungimento della maggiore età il giovane “benandante” era in grado nelle notti delle “quattro tempora” (giorni particolari del mondo contadino) di uscire dal proprio corpo sotto forma di spirito durante il sonno.

Meditazione:

la meditazione cristiana è di fatto un’attività riflessiva cognitiva concentrata sui testi sacri, così da approfondire la comprensione delle parole di Gesù, è un atto di intelletto attivo nella ricerca. 

Secondo le religioni buddhiste, la meditazione si sviluppa con due pratiche differenti: l’una volta a conseguire la concentrazione (dhyana) e l’altra volta a conseguire saggezza (prajna).

La meditazione buddhista è un tipo di meditazione usata nella pratica del buddhismo che include ogni metodo che abbia come ultimo fine l’illuminazione. La parola più simile per esprimere questo concetto, nella tradizione buddhista, è bhavana o sviluppo mentale.

Matthieu Ricard

Matthieu Ricard (ex-biologo dell’Istituto Pasteur e monaco buddhista), è stato traduttore del Dalai Lama Francese/Tibetano.

I suoi colleghi scienziati, studiando il suo cervello; hanno constatato che 40 anni di meditazione avevano atrofizzato le aree preposte alla depressione rendendo molto più attive del normale quelle del piacere/benessere.

Celebre meditatore, in quarant’anni Ricard ha accumulato più di quarantamila ore di meditazione.

Si può cominciare la meditazione, la consapevolezza e la presenza con banali esercizi:

Essere presenti e contare le volte che si compie un’azione iniziando da quelle che si compiono più raramente (per non impazzire), può essere un buon inizio.

Meditare stando semplicemente in un ambiente tranquillo ad ascoltare per qualche minuto il proprio respiro; altra forma di meditazione è quella con l’oggetto meditativo o l’immagine, fatte con regolarità hanno un grande potere sulla mente, e sul benessere psicofisico della persona.

Nel profondo le somiglianze tra i due emisferi non sono così rare. 

Semplificando, le tappe della medicina nella storia sono: 

  • Medicina egizia 2700-3000 AC è il Papiro Ebers che, assieme ad incantesimi e magie, elenca molte piante con i consigli per il loro utilizzo. Una delle teorie più antiche, per esempio, abbinava gli effetti benefici delle piante al loro colore, ad esempio; rosso per i disturbi circolatori, giallo per i disturbi epatici e renali.
  • La medicina tradizionale cinese Yin (la terra, il freddo, il femminile) e lo Yang (il calore, il caldo, il maschile) 2600 a.C.
  • Medicina mesopotamica (araba), è il Codice di Hammurabi (circa 1772 a.C.).
  • Le origini storiche dell’ayurveda 450 a.C. circa con testi scritti, la pratica si ipotizza 1500/2000 a.C.
  • Ippocrate prima scienza medica europea 400 ac 500 a.C.
  • Scuola Medica Salernitana 800 d.C. 900 d.C. 

Fin dai primi tempi dell’Alto Medioevo fu chiara una forte commistione tra malattia e peccato:

Papa Gregorio I dichiarò che la Peste del 590 era una punizione divina

Ciò ha inevitabilmente portato ad una certa tensione con i modelli terapeutici pagani e magici che furono ritenuti non leciti..

Quando il Cristianesimo crebbe in influenza, si sviluppò ancor più tensione tra la Chiesa e la medicina delle campagne.

In quest’ultima molto era magico o mistico, e possedeva basi parzialmente incompatibili con la fede cristiana.

Allo stesso modo, la dipendenza dal potere delle erbe o gemme aveva la necessità di una spiegazione attraverso il cristianesimo. 

In tutto il Medioevo, periodo dal 400 al 1500, non esisteva alcun singolo, organizzato filone di medicina.

In ogni famiglia si trovava qualcuno che si occupava dei problemi sanitari più semplici (spesso donne).

Ed ogni comunità comunque aveva persone che si interessavano di problemi più complessi, per cui esistevano: levatrici, cavadenti, esperti nell’uso delle erbe, conciaossa ecc. 

Come in tutte le società e culture, chi era colpito da malattie o traumi poteva rivolgersi a; sacerdoti, ad astrologi, a streghe, a mistici, i confini tra ogni “figura professionale” erano labili ed indistinti. 

Molti ordini monastici, particolarmente i Benedettini consideravano la cura dei malati come il loro principale lavoro di carità.

La medicina medioevale

La medicina medievale avanzò molto quando molti testi medici arabi, islamici e  greci  furono tradotti in latino.

Il testo più influente fu il Canone della medicina di Avicenna; un’enciclopedia medica scritta all’incirca nel 1030, che sintetizza la medicina greca, l’Ayurveda e la medicina islamica.

Il canone divenne un testo basilare nell’istruzione medica in Europa, fino al periodo moderno.

Altri influenti testi tradotti del tempo, includono:

Il Corpus Hippocraticum attribuito a Ippocrate

Il De Gradibus di Alkindus

Il Liber pantegni di Haly Abbas ed altre opere di Isaac Israeli ben Solomon, Galeno ed il Al-Tasrif di Abulcasis.


Caccia alle streghe in Europa:

La maggioranza erano delle donne accusate di stregoneria; ed erano ovviamente innocenti, spesso prostitute, semplici levatrici o guaritrici, queste erano figure tradizionali dedite alla cura con le piante officinali, perché la popolazione. SCARICA IL RESTO QUI IN PDF

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denistthai

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