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Il Massaggio tailandese e il massaggio sportivo

Il simbolo del Tao in questo caso trova un posto più che appropriato. Simbolo che rappresenta come tutte le cose si esprimono, in cui la radice di un lato è nell’altro e viceversa. Analogamente nel thai massage & sport troviamo un sostegno più che appropriato per i vari aspetti e necessità dell’atleta, un supporto appunto totale al mondo sportivo.

woman making thai massage
Photo by Tima Miroshnichenko on Pexels.com

Chi ha provato un trattamento thai, ha ben chiaro cosa intendo, un trattamento che ha in sè stretching, rolfing, posturale, drenante, tonificante, in un’unica seduta.

Può essere per lo sport un amico più che valido.

Immaginiamo o verifichiamo.

Se pensiamo ad un pre-gara troviamo nei veloci ritmi del thai uno spostamento importante di sangue sotto cute e/o muscolare.

Immaginando ugualmente un post competizione; troviamo ancora un alleato nelle pressioni ampie e profonde che drenano maggiormente il muscolo così da concedere un veloce recupero sportivo.

Si sa che per molti atleti lo stretching è importante, ma la pigrizia ed il tempo a disposizione tiranneggiano quest’ambito trascurandolo o curandolo minimamente.

Anche qui il Thai massage come come una panacea esercita la sua potenza.

Posizioni importanti eseguite in armonia con il professionista utilizzando il terreno come supporto e le antiche posizioni thai di allungamento (anche note come Reusi Dat Ton), compensa largamente questa mancanza dell’atleta.

Particolarità

La particolarità del T.M. o meglio una delle particolarità è essere completamente modulabile sia sull’atleta che sulla sua capacità di accoglienza.

L’unico lato negativo per il trattamento completo è il tempo; di certo non è un trattamento veloce a meno che non lo si scorpori in pezzi e si tratti parti del corpo.

E’ un’attività possibile, ma viene meno uno dei principi fondamentali e tipici del trattamento del T.M, la creazione di equilibrio e non solo il fisico, necessario a creare quel particolare stato di leggerezza tipico del Thai Massage.

Dove

Per cominciare è necessario un tatami o un thai futon apposito, lo si può fare e ricevere ovunque, in quanto la forma tradizionale vuole che i vestiti siano presenti su tutta la pelle, sia per rispetto, ma anche per un maggiore grip durante il trattamento.

Ovviamente parliamo di tessuti naturali, quelli sintetici oltre a non essere appropriati al benessere della persona sono scivolosi, creerebbero difficoltà.

Il professionista tenderà a spostare o dirigere gli spostamenti del ricevente con una geometria precisa, la quale rappresenta sia la scurezza del ricevente che la facilità di applicazione. Il professionista utilizza il proprio peso piuttosto che la propria forza.

Differenza

Pur essendo noi occidentali culturalmente abituati al massaggio muscolare in cui il massaggiatore utilizza la propria forza anch’essa muscolare, qui risultiamo piacevolmente sorpresi degli effetti che le pressioni possono esercitare sul nostro corpo.

Molto meno traumatico per l’esecutore del trattamento il T.M assicura una maggiore conservazione e la possibilità di trattamenti anche di lunga durata.

Con la naturale pratica nel ricevere il trattamento si può ipotizzare il raggiungimento di quelle muscolature più profonde tipicamente preposte alla tensione strutturale, così che lavorandole si può immaginare un lavoro posturale.

Il Thai massage

Affonda le sue radici in conoscenze antiche che risalgono alla cultura dei monaci delle foreste (ancora presente in Thailandia), quindi non è immaginabile imparare tutto questo in 3 gg come molte scuole millantano, in questi pochi giorni con dedizione in 4 almeno possiamo però immaginare di poter eseguire circuito (che è molto, poi di quello che si crede) in completa sicurezza.
Il Thai Massage uno studio che ha solo un inizio!

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denistthai

Passione e serietà per le cose che faccio ..