Thailandia

Un benessere inconsueto, ma efficace.

Gli sport da ring e tutte le varie forme di combattimento ed arti marziali come forme di benessere.

Spesso pensiamo a queste discipline non avvicinandole certamente a qualcosa che ci possa far bene, aumentando il nostro benessere, anzi al contrario il credo comune è che possano ridurlo per via degli incontri o scontri .

Perché?

Questo succede perché ci concentriamo solamente sul loro utilizzo, sul combattimento o lotta e non su tutta la preparazione, prima di arrivare a quel momento.Sia per gli uomini che per le donne, con particolare enfasi a queste ultime, le discipline da ring possono dare grandi risposte positive per il benessere.I modi con cui creano benessere a chi le pratica sono molteplici : dalla tipologia del movimento, alla tonificazione della muscolatura, alle varie respirazioni, ai circuiti HIT, ecc.Tutti questi si trovano all’interno della maggior parte delle discipline da ring o nelle arti marziali nel loro complesso.Ma andiamo per ordine, l’attività fisica fa bene questo è un assunto ormai risaputo, ma cosa sia l’attività fisica ognuno ha una sua 

personalissima risposta , le ragioni sono molte ma una su tutte è data dalla nostra cultura, che vede lo sport come forma di intrattenimento e poco altro.

Nelle scuole ?

Nelle scuole spesso viene offerta un’attività di gioco per via del modo di intendere l’infanzia e lo sport a scuola , spesso se non totalmente, distorto dalle esigenze di salute e benessere che in determinate fasce di età richiederebbe un’attività fisica strutturata e trasformante.

Così si formano a scuola o nelle asd le squadre  e si accantonano quegli allievi che non reggono il passo della squadra formata, da qui in avanti tutte le attività sono finalizzate al raggiungimento della vittoria in partita, spesso enfatizzando quelle figure più dotate di altri componenti, per l’ovvio sicuro percorso di successo che la squadra cerca. 

Nulla di più lontano dal mondo marziale o di sport da ring, che a prescindere dalla competizione ( che può non esserci) cercano di sviluppare le caratteristiche individuali necessarie a superare una difficoltà , che sia essa  competitiva oppure un esercizio di elevata difficoltà.

Poveri ma Onesti

woman punching the hand of man wearing training gloves
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Questi sport cosiddetti “poveri” : pugilato, lotta judo, karate, ecc ecc, sono ricchi di esercizi il cui unico scopo e di rendere più funzionale e forte il fisico di chi li pratica, per un eventuale scontro o nella versione moderna incontro sportivo. 

Ma se noi togliamo la parte finale, non per tutti e non necessaria, rimangono pratiche assolutamente salutari e performanti. 

Non saranno stimolanti per ogni individuo togliendo lo scopo finale ma rimangono pratiche esaltanti per l’impatto che hanno sulla nostra vita e vitalità, non hanno eguali nel mondo sportivo.

Questo succede per molti motivi difficilmente riassumibili in un articolo di poche righe, ma possiamo generalizzare asserendo senza difetto, che l’attività graduale di ognuna di queste pratiche le rendono accessibili a tutti, la varietà degli esercizi e movimenti le rendono attività divertenti. Molto delle pratiche in questione si svolge in coppia conferendo al compagno non solo un’importanza di amicizia e confidenza, ma anche l’importanza di colui che ti permette di poterti allenare al meglio scegliendo di volta in volta il compagno che può aiutarti a far crescere un aspetto della disciplina praticata. 

Maestro.

Ma non scordiamoci del preparatore che in queste discipline spesso è chiamato Maestro oltre che ad un formatore sportivo è una guida che consiglia come migliorare alcune tecniche o ambiti dell’allenamento.

Raggiungendo buoni livelli nel percorso sportivo aumentano le difficoltà e la fatica nell’eseguire gli esercizi , un po come succede nella vita e qui gli sport da ring o arti marziali danno il massimo della loro possibilità entrando anche in ambiti di gestione energetica. Individuando cosi nelle arti marziali ( questo è un capitolo infinito) la quarta via dell’illuminazione come sostenuto anche da George Ivanovitch Gurdjieff, in cui la mente si avvicina al corpo sottoposto a grandi sforzi creando una sinergia utile al raggiungimento dell obiettivo sia esso l’incontro lo scontro o il raggiungimento di un obiettivo.

Gioco o sport?

Quindi troviamo grandi differenze nello sport come gioco (anche professionistico) e nello sport come attività di benessere e vitalità.

Possiamo a parer mio affermare che la finalità di un gioco sport è l’intrattenimento, mentre la finalità di un’attività da ring o tatami, chiamiamola: una lotta; è una via di benessere vitalità e illuminazione. 

I testi.

Questa tesi trova a mio parere riscontro negli scritti di Hagakure la via del guerriero, o nelle lezioni di vita in  yojokun ed in molti altri testi. Vorrei far notare il termine via, di particolare importanza in quanto nell’altra metà del globo la pratica di certe discipline era considerata una Via , fu il colonialismo che portò il termine Arti di Marte a sostituzione di Via ed a indicazione di guerra di Marte al posto di via di conoscenza. Importato poi in ocidente e riportato successivamente in Oriente con le produzioni teatrali, cinematografiche, fumettistiche ecc, arrivando fino agli anni 70 al culmine della popolarità delle Arti di Marte o Arti Marziali.

Popolarità che fu utilizzata dagli stessi stati orientali per unire e gestire meglio il popolo, senza perdere però l’antica Via, a noi occidentali ancora sconosciuta, se non per Gurdjieff, e pochi altri eletti.

Ma chi sta meglio ?

Ma tornando a noi ed al benessere delle attività sportive, un’affermazione che faccio mia è del dott. john scharffenberg, il quale afferma che una donna obesa vivrà di più di una donna normopeso se questa fa attività quotidiana e la normopeso no. Il principio di funzionalità è per mè un cardine inamovibile, quando la ricerca è estetica si può con facilità scivolare in pratiche poco salutari o vitali, mentre se il punto fisso è la funzionalità del proprio corpo si avrà sempre la migliore condizione possibile, ed anche in presenza di sovrappeso se questo non è da ostacolo non sarà un problema. Mantenendo il movimento e la funzionalità ovviamente il corpo tenderà naturalmente ad avvicinarsi al normopeso, ma non è lo scopo.

E l’alimentazione?

Abbiamo teorie alimentari e testimonianze delle più varie sull’efficacia dell’alimentazione per il benessere e la vitalità, se non un nutritissimo ventaglio di adattamenti alimentari come per gli eschimesi che si nutrono principalmente di alimenti di origine animale e pochissima frutta.

Popoli che consumano carni crude e non pastorizzate, insetti , ogni tipo di animale, alcuni popoli vegetariani , c’è di tutto sul piano alimentare, io personalmente mi sento bene con una dieta vegetariana anche se non mi ritengo un vegetariano.

Il benessere che provo è anche nel non uccidere, ma a fronte di una possibilità di scelta, non giudico chi ha solo la carne come alimento per la propria vità, se deve uccidere altri animali. 

Concludendo, al di là delle scelte personali l’alimentazione vegetale pare sia più salutare nel nostro paese rispetto all’alimentazione a base carne da allevamento.

Nonostante le varie alimentazioni possibili credo che la prima forma di benessere sia nell’attività fisica, poi nell’alimentazione.

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denistthai

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